Birra rossa: proprietà e curiosità
Birra rossa: oggi sul blog di Birra Leoni vi raccontiamo alcune curiosità su questa tanto amata birra
Cominciamo col dire che la “birra rossa” non esiste.
Almeno non per i fini intenditori che tenderanno piuttosto a chiamarla “ambrata” o a connotarla non tanto per l’intensità del colore, quanto per altre caratteristiche, come la gradazione alcolica, che non ha nulla a che vedere con la colorazione.
Aldilà della definizione che gli attribuiamo, è interessante anzitutto capire perché una birra può assumere quel caratteristico colore rossastroche la differenzia, ad esempio, dalla cosiddetta birra bionda (o chiara).
Da cosa dipende il colore rosso tipico della birra rossa?
La risposta è semplice ed è racchiusa nella magica alchimia che si viene a creare tra i due ingredienti chiave della birra: il malto e il luppolo, le vere materie prime.
Combinati insieme in un certo modo, la birra assume una colorazione piuttosto che un’altra.
Entrando nel dettaglio, sappiamo che la birra si ottiene tramite un processo di infusione in cui gli enzimi presenti all’interno del malto d’orzo.
Vengono portati a determinate temperature e così si scompongono le parti zuccherine del malto stesso, di cui una parte, entrando in contatto con il lievito durante la fase di produzione, diventa alcol, e una parte rimane a conferire alla birra il suo caratteristico aroma.
Il sapore agrodolce della birra è dovuto anche all’aggiunta del luppolo, il cui sapore amarognolo contrasta e bilancia quello dolce del malto, contribuendo al contempo a fare da stabilizzante e conservante.
Il colore della birra è dovuto essenzialmente al tipo di malto che viene utilizzato.
Per ottenere una “birra rossa” si tende ad utilizzare una miscela di malti d’orzo caramellati e tostati ad alta temperatura e una quantità abbondante di luppolo, oltre agli altri ingredienti base che sono acqua e lievito.
La tipologia, la combinazione e il dosaggio degli ingredienti sono tutti elementi fondamentali che contribuiscono ad ottenere una determinata gradazione di colore, ma da soli non bastano a raggiungere il desiderato effetto ambrato della nostra birra rossa.
Importante è anche il processo di lavorazione della birra.
Il primo passo è la cosiddetta maltificazione.
L’orzo (o la miscela di vari tipi di cereali) viene adagiato in grandi vasche per favorirne il processo di germinazione.
Terminato questo si passa alla tostatura vera e propria.
Più alta sarà la temperatura con cui il malto viene tostato, più il malto stesso assumerà la tipica colorazione rossastra che ritroveremo poi nel prodotto finito.
Dopo la maltificazione, l’orzo maltato viene macinato e miscelato con acqua calda all’interno di apposite caldaie in rame fino a formare il mosto.
E’ durante questa fase di cottura che viene aggiunto il luppolo.
Anche in questo caso, maggiore è la dose di luppolo utilizzato maggiore sarà l’intensità di “rosso” della birra.
Dopo il processo di maltificazione e cottura, si passa alla fase di raffreddamento che può avvenire a diverse temperature.
Nella produzione della birra rossa, ad esempio, la fase di raffreddamento si attesta intorno ai 15-20 gradi, ossia ad alte temperature.
Ma quali sono le proprietà della birra rossa?
Ricca di luppolo, la birra rossa funge anzitutto da naturale antitumorale grazie alla presenza dello xantumolo e altre sostanze antiossidanti tipiche del luppolo. Inoltre, la presenza di vitamine B6 porta benefici al sistema cardiovascolare e rallenta la formazione di osteoporosi.
Buona birra rossa a tutti!
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